Viaggi

Qui e là a spasso per il mondo.

13

Set 2012

Hotel hunter: a caccia di hotel

scritto da / in Viaggi / Commenta

Sono giorni che volevo mettermi davanti alla tastiera a scrivere. Ma, come al solito, c’è stato qualcosa di più impellente che mi ha allontanato dalla digitazione.

Una delle attività che ha catturato la mia pazienza e le mie nottate in queste settimane è stata trovare un hotel a Barcellona.
Beh, qualcuno  dirà che è una cosa semplicissima, ma io vi assicuro che i requisiti della ricerca l’hanno resa un’esperienza da incubo con fregatura finale.

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23

Ago 2012

Facce da treno

scritto da / in Viaggi / Commenta

Sono sul treno da Foligno ad Ancona dove mi attenderà un nuovo bolide ferrato verso Pescara.
Viaggio su un intercity vecchia scuola, quelli sudici e puzzolenti, dove non c’è volta che non trovi qualcuno adagiato, con i suoi piedozzi maleodoranti, sul tuo posto riservato. È un classico.
L’aria condizionata sembra, stranamente, funzionare e i vetri sporchi occludono naturalmente la vista delle campagne umbro-marchigiane.
Siamo in 6, tutte donne.
Di fronte a me una turista sui 24 portati male, sicuramente tedesca (ha un dizionario di fianco a lei). Legge un libro con la copertina blu, tiene le gambe accavallate e si gratta il calcagno con le affilate unghie della mano sinistra.
Accanto a lei, una giovine italica. Curatissima nel look, trucco ben delineato e gioielli da ‘Madonna del Petrolio’. Con gli occhi chiusi in modalità estatica ascolta musica dal suo lettore mp3, anzi no, ora vedo meglio, dal suo smartphone Samsung. Ha dipinto sul volto il sorriso di chi rivive con il pensiero qualcosa di bello: gli occhi della mente hanno un potere eccezionale.
Vicino a lei una brasiliana in bermuda. Niente bonone da samba…è un medico estremamente religioso che affitta appartamenti a 600 euro (diciamo anche che ama raccontare i fatti suoi per telefono e chi condivide lo scompartimento con lei non può fare a meno di ascoltare).
Veniamo al mio lato.
Una ragazzina vestita fluo, con tanto di elastico a fiori colorato, è occupata dalla lettura di un romanzo. È circa a metà libro ma, da qui, non riesco a sbirciare meglio, dettagliando a dovere.
Alla mia destra una mangiatrice di banane con gli occhiali intenta, tra una banana e l’alta, a leggere le news sul Messaggero.
E poi ci sono io, che digito sul mio iPad in attesa di smaltire la corsa, e la conseguente perdita di un polmone, per salire su questo treno. Forse è davvero arrivato il momento di smettere di fumare.
Dicevo, sono salita sul treno a culo (si può dire ‘a culo’? Ops, l’ho detto) perché sfiga ha voluto che, nel tragitto in auto da casa a Foligno – non sono partita da Perugia per evitare ore di attesa nel cambio a Foligno- ci fossero più lavori, incidenti, semafori e neo patentati che mai.
Le mie compagne di viaggio continuano a chiacchierare; ho appena scoperto che tre di loro mi lasceranno a Falconara e che la ragazza con il vestito fluo ha la raucedine, è stata in ferie in Croazia ed è pronta alla movida di Riccione.
Va beh, adesso iniziano con la politica e le frasi fatte…è meglio che mi metta a dormire. Molto meglio. Non tollero i dibattiti conditi con demagogia, banalità e poca personalità.

 

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19

Giu 2012

Viaggi della speranza: Trenitalia docet

scritto da / in Viaggi / 2 commenti

“Antò fa caldo”…. e d’inverno abbiamo freddo e d’estate abbiamo caldo…siamo proprio degli animali irrequieti! 🙂

Oggi il caldo accompagnerà il mio nuovo viaggio della speranza con Trenitalia.
Sono tornata domenica da un viaggio di lavoro su un ‘pulitissimo’ (il letamaio delle mucche di mio nonno era più profumato!) regionale da Firenze a Perugia, logicamente sprovvisto di aria condizionata e con i vetri blocccati…della serie: ammazziamo voi e gli acari che pagano l’IMU su questo vagone!

Oggi mi aspetta lo stesso regionale veloce – quello che ferma in paesini che non sono segnalati nemmeno nelle carte delle giovani marmotte – per raggiungere nuovamente Firenze per poi cambiare, crogiolandomi nell’afa toscana, alla volta di Verona.

Ho predisposto tutta l’attrezzatura bellica: salviette multiuso igienizzanti, spray refrigerante e, già che c’ero, mi sono fatta pure l’anti rabbica.

Già, prevenire la rabbia è importante e anche gli attacchi dei parassiti!:-)

Nonostante tutto, prenotando per tempo sono riuscita a sfruttare qualche tariffa agevolata della monopolistica Trenitalia che, durante il mio ultimo viaggio mi ha, tra le altre cose, fatto arrivare a casa con ben 50 minuti di ritardo!

Ma noi ci siamo abituati…soprattutto gli abitanti della sfortunata Umbria che esula dalle logiche di comunicazione a 360° ( quelli che mi aspettano oggi sul treno ?!): aerei, strade, treni…una desolazione!

Non sempre, comunque, sui famosi trenini regionali che fungono più da metropolitana che da collegamento veloce tra città e città, trovi temperature da sauna ( wow, sauna gratis! non ci avevo pensato… )

Quando si viaggia in treno, specialmente se devi fare mille cambi perché abiti in una zona come Perugia, devi ricordarti di portare con te anche il piumino d’oca che utilizzi a gennaio – anche se fuori ci sono 1000 gradi.

Perché? Perché ci sono trenini senza aria condizionata ma anche  treni che hanno la stessa gradazione del freezer di casa e, se non sei provvisto di coperture, vivi l’effetto ghiacciolo in prima persona.

Insomma, viaggiare sui meravigliosi treni italici della speranza (  speranza che arrivino, partano e non si rompano) è come iniziare una nuova mirabolante avventura in terre inesplorate…non sai mai quello che ti può succedere e devi essere pronto a tutto.

Evito, per gli stomaci delicati, di affrontare il capitolo cessi toilette…una avventura alla Trainspotting mista a film splatter senza effetti speciali, ahimè.

Vi ricordate questo servizio delle Iene? Le cose, nel 2012, non sono cambiate per niente!

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