
21
Ago 2012Condizionati dall’aria
scritto da jadosa / in SENZA FILTRO / Commenta
Cioè, diciamola tutta, tendenzialmente sono una dannata freddolosa. Ma questo maledetto caldaccio, chiamatelo Scipione, Caligola, Nerone, Minosse, Lucifero o Pancrazio mi ha letteramente rotto il portato allo strazio!
Mi sento come una donna in menopausa, ho vampate costanti e continue, sudo solo a respirare. No, non lo tollero più. Che stia davvero andando in menopausa senza saperlo?
Quando arriva una bella pioggia catartica a portare via tutta questa aridità ? La perpetua siccità  ha afflosciato le povere piante del mio giardino – nonostante vengano abbeverate con amore – e trasformato la verde Umbria in gialla. Sì, un giallo secco, da far west.
Se vivi in città , la tua unica fonte di ossigeno diventa l’aria condizionata. Il ventilatore non serve più a niente, sposta solo aria calda, lo puoi utilizzare al posto del phon per farti la messa in piega. Non è mai stato così bello starsene in ufficio come in questi giorni: un freschino rigererante che stimola anche l’appetito sopito dalle folate sahariane. Ecco, questo è forse uno degli aspetti negativi dell’aria fredda che sale dai termoconvettori sparati a manetta.
Per fortuna, anche a casa, siamo dotati – solo in camera da letto – di pinguino, non uno vero (quello sarebbe già schiattato di stenti). E quindi, per lo meno, si dorme. Va beh, ti svegli con un po’ di torcicollo e una bolla tipo cartone animato giapponese che scende dal naso, ma è una goduria immensa. Per un periodo di tempo, che ho rimosso causa shock, non eravamo climatizzati. In pratica, io e il socio andavamo a dormire e ci svegliavamo (sempre se si riusciva a prendere sonno) in un lago di sudore, con la nostra sindone impressa sulle lenzuola madide. Per non parlare dell’attività ‘privata’. Altro che sfumature di grigio e rosso. Quando c’è un caldo africano nun se po’ fa’. Invidio gli eroi che dicono che l’estate risveglia l’ormone sopito. Il mio ormone suda e non ha voglia di reagire, nemmeno se sollecitato da cibo afrodisiaco e ballerini brasiliani in perizoma.
Se il mio ormone percepisce più di 37° diventa, in automatico, testimonial della pubblicità del tè, quella che recitava: “Antò fa caldo” e, al solo al pensiero di doversi attivare, stramazza.
Ho constatato, infatti, che i miei ormoni hanno un corso di vita totalmente diverso dai miei neuroni. Mentre i secondi sono perennemente in attività , pronti a creare le scenneggiature più intrecciate della storia del cinema globale, i primi necessitano di una temperatura ‘nelle norme stagionali’ per essere svegli e dinamici. Superata la soglia è abulia pura.
Me li immagino in un dialogo tra di loro: “Hey, dobbiamo attivarci, è estate, la stagine dell’amore!“. ” Eh no, caro, è la primavera la stagione dell’amore. D’estate si va in ferie“.
Lode e pregio al signor Willis Haviland Carrier, inventore dell’aria condizionata. Bravo, bravo, bravo. Peccato che sia passato a miglior vita, sennò stasera gli darei un bel bacio in fronte prima di mettermi a russare al fresco del mio condizionatore.