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02

Ott 2014

To do list, elenchi, liste e disordine mentale

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Ordine mentale. Non pervenuto.

Non è che io non sia una personcina precisa e organizzata. Tze! Volete sfidare il mio (dis)ordine mentale?!

Io sono la regina delle to do list, ma mica una. Mille to do list, tutte colorate, appicciate perfino sulla carta igienica. Sono quella che ha i Post-it, l’agenda, l’ipad, il telefono, i foglietti volanti, e una sorella che a distanza di più di 1000 km le ricorda quando deve andare dove a fare che cosa.

Insomma, sono un fottutissimo disastro di donna.

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08

Dic 2013

Altro che lettera a Babbo Natale

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Dopo un sabato parzialmente lavorativo e parzialmente, anzi completamente, assonnato, oggi riparte una domenica con la to di list gonfia di attività. Altro che lettera a Babbo Natale, qui si deve redigere il piano di combattimento di una giovane e incasinata donna alle prese con la quotidianità e una mamma lontana migliaia di chilometri (mamma, dove sei?! Help!) 🙂
La routine della brava massaia vuole che dedichi un po’ di tempo alle faccende di casa (lava, pulisci e cucina), quindi alla cura personale…presente quando inizi a diventare un piccolo teddy bear e capisci che non puoi essere tu l’orsetto da regalare a Natale al tuo nipotino appena nato? Ecco, appunto.

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19

Mag 2013

E il naufragar m’è dolce in questo mare

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Domenica di maggio, carica di pioppi e di starnuti allergici…etciúú! Ecco, appunto.
Sono da sola con i miei neuroni in cucina. Accanto a me una tazzina di caffè, fragrante e profumato di tostatura, il cane che elemosina il consueto biscottino della mattina e i pensieri che circumnavigano il globo cerebrale. Tanti. Davvero tanti.
Queste ultime settimane le ho vissute in apnea. A testa bassa mi sono immersa negli abissi delle cose da organizzare, comprare, gestire, pagare, pianificare…adesso sono riemersa a filo d’acqua, a prendere una boccata d’ossigeno, provando a respirare prima di rituffarmi nel vortice aspira tutto di questo mare magnum.
Mancano due settimane al trasloco definitivo nella nuova sede e siamo ancora, tanto per restare in ambito marinaro, in alto mare. Sebbene oggi sia riemersa, l’acqua è alla gola e devo muovere con forza gambe e braccia per rimanere a galla e non sprofondare vinta dalla stanchezza.
Mi sento come un’anatra. Sai che cosa fanno le anatre? Le anatre sembrano sempre placide e serafiche, posizionate a mo’ di soprammobile sulla distesa quieta di un laghetto, ma in realtà, sotto sotto, muovono le loro zampe palmate come pazze.
Forse l’analogia non mi rende del tutto onore, se penso al loro proverbiale starnazzare…ma anche lo starnazzo ci sta…ecco, il mio più che starnazzo è un misto di parolacce da peggior bar di Caracas e risate isteriche fuori controllo.
Già perché a parte il fatto che dobbiamo ancora terminare i lavori di ristrutturazione, in soli 14 giorni ci tocca anche pulire, imbiancare, posare il parquet, smontare e montare mobili, impazzire dietro alla burocrazia, creare e terminare progetti, gestire tutte le mansioni di casa (sempre che continueremo ad averne una alla fine di questa settimana – ma questa è un’altra storia che merita una dissertazione a parte), andare per avvocati, affrontare lunghe sessioni all’Ikea [a Firenze!], farsi torturare ancora un po’ dal dentista, incontrare clienti e compiere trasferte di lavoro….solo per presentare i pesci più grossi che popolano questo oceano della nostra to do list. E alcuni di questi pesci sono davvero una palla – vedi la gestione delle pratiche amministrative.
Il fisico, forse troppo sollecitato, reagisce: Herpy, l’amico herpes ha deciso di farsi una vacanza sul labbro del socio, mentre Latso, come ci piace chiamarla in famiglia, ovvero la mia inseparabile psoriasi ha deciso di solcare i palmi delle mie mani, così per contribuire alla faccenda.
La cosa più incredibile è che, nonostante tutto, questa fase creativa sta contribuendo al collante naturale che mi lega al socio. Cioè, capiamoci, continuiamo a beccarci come due galline zitellone, ma siamo uniti sempre più da un progetto di crescita e consolidamento comune.
Ieri abbiamo anche osato interrompere i lavori concedendoci una session di puntate in lingua originale di Supernatural, un must al quale restiamo ancorati nei momenti, meglio, nelle ore d’aria. Il nostro appuntamento con mostri e zombie (e quei due stragnocchi dei protagonisti, aggiungo io) esorcizza, in tutti i sensi :-), un po’ di tensione accumulata.
Sento qualcosa che mi afferra le caviglie…credo sia qualche cavalluccio marino che mi richiama a cavalcare l’onda…un bel respiro, e giù si ritorna a nuotare tra i fondali, sperando che la barriera corallina riservi solo spettacoli e non presenti troppi ostacoli.

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04

Apr 2012

To do list: una ragione di vita

scritto da / in SENZA FILTRO / Commenta

Sono uno scandalo. Uno scandalo giustificato da 4 ore di sonno, 3 treni in 5 ore + 5 giorni di lavoro frenetico nella dinamica e stressante Londra? No, dai. Non sono giustificabile…

Mi sono presa mezza giornata libera per disfare la valigia, fare le lavatrici, pulire casa, rifare una nuova valigia, pianificare la nuova partenza e dedicarmi alla mie procedure di restauro …ed eccomi qui. Davanti alla tastiera a digitare. Prima la scusa ‘controllo le mail’, poi arrivano le telefonate, poi ancora mi alzo, metto via due cose, bevo, e ancora con la scusa di una pausa sigaretta mi ritrovo davanti alla tastiera.

Devo fare ordine e pace con i miei neuroni 🙂

Se non pianifico le mie giornate ultimamente è davvero un disastro. Sono arrivata a livelli maniacali. Ho uno smartphone, un ipad, una agenda, un computer…ma tutto si trova rigosamente schedulato su fogli di carta volanti con scritte enormi, post it fluorescenti e blocchetti che riportano marche sconosciute ( ma dove cavolo li avrò pescati? Mah!)

Le mie to do list sono divise tra lavoro, casa e personale. Sono arrivata a livelli tali da appuntarmi di dover lavare i capelli – sennò magari mi dimentico ??? – e manca solo che pianifichi gli orari per andare a fare la pipì.

Da una parte aiuta, se solo venissero rispettati tutti i punti dell’elenco con estrema precisione.

E’ il mio modo per mettere ordine al caos mentale, fare chiarezza nella miriade di piccole cose da fare con sempre meno tempo per farle.

Il problema è che vorrei fare di tutto e poi mi ritrovo, come adesso, a non avere, sinceramente e fondamentalmente, voglia di fare niente…:-)

La lavatrice deve aver finito il suo lavoro e l’ora di cena si avvicina, come il rientro a casa del socio…che avrà anche fame! Eh no un’altra cosa da aggiungere alla lista… cucinare!

Meglio che mi dia da fare, un bel respiro e via, al lavoro!!

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