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20

Dic 2012

Una dolce mattina

scritto da / in SENZA FILTRO / 4 commenti

È davvero incredibile come l’ambiente circostante possa influire sul tuo fisico. Mi spiego.
Sono arrivata qui dai miei spossata e fiacca, con la psoriasi in piena esplosione e una bronchitella da ultra ottantenne.
Sarà che sto dormendo le mie belle 8 ore al giorno, che il clima è mite, che i problemi li affrontò solo via email, ma il mio fisico è rinato.
La pancia è sgonfia, l’umore più morbido e le mie mani hanno riacquistato un derma sano.
Non sto facendo niente di diverso dal solito, sto semplicemente vivendo a ritmi più rallentati, riservando all’ansia un ruolo marginale. Forse è vero “lontano dagli occhi, lontano dal cuore”.
Non è una via di fuga ai problemi, non l’ho cercata. Mi rendo conto che qualcosa sta influendo molto positivamente sul mio fisico.
Unica nota dolente, la mancanza del mio socio. Ecco, questo sì.
Se lui fosse qui con me, potrei affermare di essere serenamente e stranamente calma.
Aggiungiamoci la pacatezza del luogo, la semplicità dello stile di vita – l’abbigliamento più chic da indossare è una comoda tuta da ginnastica – il fatto che ci i muove a piedi, che cucina mia madre, che non devo impazzire a pulire e che ho la mia nonnina malata vicino che mi riempie di occhiate interrogative e profonde con sorrisi sinceri.
E poi c’è mia sorella, il mio carminativo allo zucchero. Una persona che sa farti sentire importante, che ti vuole bene per quello che sei, che infonde dolcezza solo con uno sguardo.

Adesso vado a prepararmi. Indosso la mia tuta rossa natalizia per andare a salutare il mio angelo nella sua casetta degli angeli…anche il cimitero, visto con gli occhi di mia sorella, assume una connotazione quasi magica, fiabesca.
Oggi ho imparato che la bontá del fanciullino è in grado di disarmare la pianificazione più rigorosa dell’ansiolitico manager impegnato.

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