Viaggi

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13

Apr 2013

Primavera in Umbria

scritto da / in SENZA FILTRO, Viaggi / 7 commenti

Ci sono tre cose che mi svoltano la mattinata: 2 caffè e il sole.
Mi accontento di poco io che sono una workaholica, come amano definirmi ultimamente.
Più che alcolizzata di lavoro, mi sento una persona fortunata che ha la possibilità di fare due [tra poco tre] lavori che ama e che sente minimamente il peso delle ore passate a fare cose, vedere gente e risolvere problemi.
O meglio, il peso lo sento…non sono bionica, ma davvero, se mi gaso di caffè e fuori c’é il sole ho tutta la grinta per affrontare con il sorriso le mille incombenze quotidiane.

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19

Dic 2012

Non ditelo ai Maya

scritto da / in Viaggi / Commenta

Sono seduta in cucina con il sole che illumina sorridente ogni angolo della casa e un mare, al di lá del vetro che, se non fosse che siamo a dicembre, andrei subito a esplorare.
Sono arrivata due giorni fa, accolta da un clima mite e un vento arrabbiato che ha spazzato via un po’ di stanchezza.
Oggi è il compleanno di mio papá, sessant’anni. A pranzo andremo fuori a festeggiare gustando freschissimo pesce e bevendo un inebriante vinello locale.
Adesso sono sola.
I miei sono usciti per andare a controllare i lavori nella loro casa nuova, mia sorella dorme, e il gatto pure. Ho spento la radio che già risuonava al mio risveglio,  ho fatto un caffè e mi sono messa  a guardare dalla finestra questa Sardegna invernale.
Il suono dei tasti sul mio tablet mi aiuta a riordinare la mente.
Non ditelo ai Maya ma questa silenziosa mattina, intervallata dallo starnazzare dei gabbiani in lontananza, è la fine del mondo!

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15

Ott 2012

Emozione, libertà e amore a Barcellona

scritto da / in Viaggi / Commenta

Come consuetudine, per il suo compleanno regalo al socio un weekend di relax e cultura in compagnia di una persona simpatica e modesta, che poi sarei io.  Eccomi qui, quindi appena tornata da quattro meravigliosi giorni a Barcellona. Ci voleva proprio!
Gli imprevisti non sono mancati, tipo per esempio scoprire che mi hanno clonato la carta di credito ed essere rimasta quasi senza soldi! Non c’è cosa peggiore che rendertene conto all’estero quando hai le più cattive intenzioni  in fatto di shopping 😉 Beh, forse, da questo punto di vista, è stato un bene.

Sono partita da casa giovedì mattina con un forte mal di testa dovuto alle tensioni delle settimane precedenti fatte di intense e stressantissime giornate di lavoro, litigate, tasse e discussioni di coppia che non facevano presagire nulla di buono…

Ringrazio, invece, questa pausa all’insegna di sangria, cerveza, paella e chilometri macinati scattando fotografie e improvvisando video reportage in versione ‘Licia Colò’ per avermi emozionato, fatto sentire libera e riscoprire l’amore. L’amore per il viaggio – beh quello è  indelebilmente inscritto nel mio DNA –  per la scoperta, per la curiosità e per lo stare insieme al socio.

Ci siamo ritrovati, finalmente, liberi (nonostante le telefonate di lavoro e i problemi che sembra  non vogliano proprio evitare di abbandonarci). Liberi, dicevo, di emozionarci, di vagare per le strade con l’animo del fanciullino, leggeri e desiderosi di investigare, vedere, toccare, sentire e respirare.

Uno spettacolo pirotecnico di emozioni, magico come la cromoterapica fontana che maestosa rende spettacolo nella movida spagnola di una Barcellona variegata, sinuosamente colorata e tonda nelle creazioni di Gaudì e magicamente inquietante nel gotico viuzzare del centro storico.

Da domani si ricomicia ad affrontare le giornate con uno spirito rinnovato. Mi sento carica di ottimismo e di determinazione.

Grazie Barcellona, grazie al socio che oltre ad essere un compagno di vita e di lavoro è uno strepitoso compagno di viaggio.

Non vedo l’ora di ripartire 🙂

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13

Set 2012

Hotel hunter: a caccia di hotel

scritto da / in Viaggi / Commenta

Sono giorni che volevo mettermi davanti alla tastiera a scrivere. Ma, come al solito, c’è stato qualcosa di più impellente che mi ha allontanato dalla digitazione.

Una delle attività che ha catturato la mia pazienza e le mie nottate in queste settimane è stata trovare un hotel a Barcellona.
Beh, qualcuno  dirà che è una cosa semplicissima, ma io vi assicuro che i requisiti della ricerca l’hanno resa un’esperienza da incubo con fregatura finale.

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23

Ago 2012

Facce da treno

scritto da / in Viaggi / Commenta

Sono sul treno da Foligno ad Ancona dove mi attenderà un nuovo bolide ferrato verso Pescara.
Viaggio su un intercity vecchia scuola, quelli sudici e puzzolenti, dove non c’è volta che non trovi qualcuno adagiato, con i suoi piedozzi maleodoranti, sul tuo posto riservato. È un classico.
L’aria condizionata sembra, stranamente, funzionare e i vetri sporchi occludono naturalmente la vista delle campagne umbro-marchigiane.
Siamo in 6, tutte donne.
Di fronte a me una turista sui 24 portati male, sicuramente tedesca (ha un dizionario di fianco a lei). Legge un libro con la copertina blu, tiene le gambe accavallate e si gratta il calcagno con le affilate unghie della mano sinistra.
Accanto a lei, una giovine italica. Curatissima nel look, trucco ben delineato e gioielli da ‘Madonna del Petrolio’. Con gli occhi chiusi in modalità estatica ascolta musica dal suo lettore mp3, anzi no, ora vedo meglio, dal suo smartphone Samsung. Ha dipinto sul volto il sorriso di chi rivive con il pensiero qualcosa di bello: gli occhi della mente hanno un potere eccezionale.
Vicino a lei una brasiliana in bermuda. Niente bonone da samba…è un medico estremamente religioso che affitta appartamenti a 600 euro (diciamo anche che ama raccontare i fatti suoi per telefono e chi condivide lo scompartimento con lei non può fare a meno di ascoltare).
Veniamo al mio lato.
Una ragazzina vestita fluo, con tanto di elastico a fiori colorato, è occupata dalla lettura di un romanzo. È circa a metà libro ma, da qui, non riesco a sbirciare meglio, dettagliando a dovere.
Alla mia destra una mangiatrice di banane con gli occhiali intenta, tra una banana e l’alta, a leggere le news sul Messaggero.
E poi ci sono io, che digito sul mio iPad in attesa di smaltire la corsa, e la conseguente perdita di un polmone, per salire su questo treno. Forse è davvero arrivato il momento di smettere di fumare.
Dicevo, sono salita sul treno a culo (si può dire ‘a culo’? Ops, l’ho detto) perché sfiga ha voluto che, nel tragitto in auto da casa a Foligno – non sono partita da Perugia per evitare ore di attesa nel cambio a Foligno- ci fossero più lavori, incidenti, semafori e neo patentati che mai.
Le mie compagne di viaggio continuano a chiacchierare; ho appena scoperto che tre di loro mi lasceranno a Falconara e che la ragazza con il vestito fluo ha la raucedine, è stata in ferie in Croazia ed è pronta alla movida di Riccione.
Va beh, adesso iniziano con la politica e le frasi fatte…è meglio che mi metta a dormire. Molto meglio. Non tollero i dibattiti conditi con demagogia, banalità e poca personalità.

 

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