16
Apr 2014Ciao Ubaldo
scritto da jadosa / in SENZA FILTRO / Commenta
Siamo sempre troppo indaffarati a fare e disfare le nostre cose che, poi, le cose, quelle davvero importanti, ci attraversano lo sguardo e nemmeno riusciamo a coglierle.
Apprendo solo oggi della dipartita del mio mentore, della persona che mi ha insegnato a fare marketing, che mi ha portato ad amare ancora di più il viaggio, a raccontare il turismo con occhi sinceri e appassionati. Lo scopro ora, a distanza di una settimana, e il senso di colpa mi assale.
Senso di colpa perché erano ormai anni che ci si era persi di vista, troppe divergenze di operato, ma la stima, quella vera e di pancia, era sempre persistente e viva.
Lo avevo contattato proprio un paio di settimane fa per sapere come stava. Sapevo che la malattia era ritornata a mordere con cattiveria la sua corazza maremmana forte e fiera.
Diceva che non andava bene ma che che era assististo al meglio. E poi sono partita, 10 giorni di lavoro dall’altra parte del globo…
Lui era un gladiatore. Energico, creativo, verace, testardo, a volte invadente e petulante ma sempre con il sorriso e una contagiosa voglia di fare intercalata in una parlata toscana sincera e gioviale. Lui era pronto ad aiutarti e a tenderti la mano, a inventare e ingegnare nuovi bizzarri stratagemmi.
Mi mancherai Ubaldo.
Conservo con cura i libri che mi hai lasciato, i sorrisi e le risate durante i noiosissimi convegni ai quali abbiamo partecipato insieme. Serbo con gelosa segretezza tutti i consigli e gli insegnamenti che mi hanno stimolato e fatto crescere.
Mi dispiace non essere riuscita a darti un ultimo saluto, ma so che tu, che hai orecchie e occhi ovunque, mi starai sicuramente ascoltando.
Un abbraccio grande come la tua bulimica fame di vita.
Ti porto nel mio cuore e ti ringrazio per tutto quello che mi hai trasmesso con genorosa passione.