Pensieri, senza filtro.

Quando le dita improvvisano sulla tastiera

02

Mag 2020

Elettrica

scritto da / in SENZA FILTRO / Commenta

Moltissimi colleghi e amici, professionisti e piccoli imprenditori, mi raccontano di situazioni complicate, di notti insonni, di debiti da pagare, di un cliffhanger esistenziale che genera un fumo rosso di ansia e rabbia.

Credo che convincersi che domani andrà bene, rinviando il faccia faccia con la realtà e gonfiando le aspettative con quello che (forse) arriverà sia solo il tentativo di diluire il veleno o di procrastinare l’azione.

Guardare negli occhi i problemi, senza distogliere lo sguardo, osservando ogni singolo dettaglio e percependo quello che genera in noi, quello che sí, cazzo, anche se prude, fa male, brucia come un farmaco iniettato nelle vene o nelle chiappe (so che state rivivendo quel pizzicore: fastidioso, eh?!), alla fine aiuta a innestare la polarità giusta, quella che conduce le nostre energie verso strade, sentieri, percorsi e soluzioni ancora da esplorare.

È un atto di volontà potente, una metamorfosi che amplia ed espande il nostro guscio.
Ci spezza mentre ci fa crescere.

È una “presa di carica” e non una messa a terra della nostra vita. Insomma, per dirla con il mio solito francese arcaico,#nonsimollauncazzo, anche se non andrà tutto bene e dovremo ridisegnare o trovare nuove tonalità e suoni alla nostra vita.

Voglio condividere questo post su...

Grazie :)
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