Pensieri, senza filtro.

Quando le dita improvvisano sulla tastiera

11

Mar 2013

Ho ceduto alle sfumature

scritto da / in SENZA FILTRO / 1 commento

Lo confesso, mea culpa…sono stata vittima anche io di E.L. James e mi sono data alle sfumature.

Facciamo un passo indietro per capirne il motivo.

Un paio di settimane fa, chiacchierando con mia zia – nota divotratrice di libri- ci siamo trovate ad affrontare l’argomento sfumature. Io, da sempre contraria a letture da ‘mass market’,  affermavo con determinazione di aver  declinato l’idea di leggere il fenomeno della scorsa estate, un po’ per non darla vinta a quei geni del marketing che hanno saputo spingerlo in tutto il mondo, un po’ perché, con la puzza sotto il naso da pseudo intellettuale, snobbavo una lettura di ‘basso livello’ che aveva conquistato persone  notoriamente poco avvezze al rapporto con i caratteri digitati su carta ma ingrifate all’idea di assaporare un po’ di pratiche sessuali. Insomma, ho sempre pensato di non volermi ‘abbassare’ a leggere robetta solo perché in cima alle vendite o considerata best seller del secolo dai più.

Mia zia- che ha letto tutta la trilogia- tuttavia, mi ha spinto a farlo motivando che solo in questo modo avrei potuto giudicare. Già perché i giudizi non si possono dare a prescindere, basandosi su convinzioni o sentito dire. Le opinioni personali si costruiscono toccando con mano.

E niente, quindi ho ceduto. Ho letto il primo capitolo della saga a luci sfumate (Cinquanta sfumature di grigio, ndr) in versione ebook. Una lettura leggera, veloce, da fare prima di andare a dormire, seduti sul trono o nella sala d’attesa del dentista (per stare in tema di ‘torture’ sadiche).

Francamente non riesco ancora a capacitarmi di tutto il rumore mediatico intorno alle vicende di Ana e Mr.Grey. Cioé, sono due persone che si incontrano e trombano, nulla di sconvolgente rispetto agli episodi di Beautiful o qualsiasi altra telenovela. Eppure, a quanto pare, le vicende della verginella che conquista il più figo dei multimilionari tira più di un carro di buoi. A livello morale è peggio Brooke che si fa una famiglia [in senso biblico, intendo] o Mr Grey che sculaccia Miss Steele?!

Visto che ho iniziato, adesso la curiosità e la chiarezza di giudizio mi spingono a proseguire con la lettura degli altri due capitoli della vicenda, il nero e il rosso. Nulla a che vedere  con “Il rosso e il nero” del buon vecchio Stendhal, presumo 🙂

Morale della favola, alla fine quello che conta nella vita è riuscire a cogliere le sfumature senza necessariamente vedere tutto bianco o nero, soprattutto prima di giudicare

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Grazie :)
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