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Ago 2015Il grande salto
scritto da jadosa / in SENZA FILTRO / Commenta
Fino a un paio di giorni fa stavo bene. Avevo ancora il profumo del mare sulla pelle e un velo di sole a riscaldarmi il cuore.
Ma sono tornata alla realtà, al mio quotidiano che stringe come un paio di mutande di quando portavo la 40.
È più forte di me, provo a farmi piacere questo posto ma non ci riesco.
Questa regione è diventata la mia prigione, la culla dei malesseri del passato, l’ostacolo alla voglia di evasione e affermazione del presente.
O forse non è questione di luogo, ma di stato mentale. Il mio, in questo dannato luogo dove la routine soffoca il disiderio di cambiare, di evolvere, di modificare qualcosa che non sopporto più.
Sono stanca della precarietà, al lavoro, nella vita di coppia, con me stessa. Sono stanca di vivere in bilico sul filo della vita, con la paura di abbandonarmi e cadere nel vuoto dopo tanto sostenuto equilibrio – che mi è costato e mi costa fatica.
Però crescere significa anche questo: fare il grande salto.
Un salto oltre il razionale, un salto al di là di quello che ci si aspetta, verso il misterioso e ancestrale desiderio di scoperta.
Devo solo prendere un bel espiro, armarmi di coraggio e incoscienza, e lanciarmi.
La paura, questa dannata paura, mi tiene per il bordo dei pantaloni e ogni volta che provo a saltare mi frena, mi trattiene, mi invita alla staticità.
Il cambiamento è diventato imprescindibile, non posso andare avanti così, ho un limite di sopportazione che sta e mi sta esaurendo.
Questo é il mio spirito post vacanza. Questo è il desiderio più grande: fare il grande salto. Nel lavoro, nella vita privata, con me stessa.