Pensieri, senza filtro.

Quando le dita improvvisano sulla tastiera

12

Mag 2016

Il mondo in un granello di sabbia

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Mi dico: ci vuole una pianificazione. Devo scrivere un post sul buddismo, uno sui benefici della curcuma, uno sul meraviglioso potere dei mantra, uno sulle tisane alla menta e zenzero, uno sul recente viaggio di lavoro a Londra e sulla prospettiva di trasferimento che non avevo considerato. Avrei voluto, volevo, ipotizzavo… ma alla fine non ho concluso una beneamata – cosa, credo sia intuibile [ho promesso di iniziare a dire meno parolacce, chiedo scusa a chi però si aspettava un sostantivo da accompagnare a ‘beneamata’ 🙂 ]

Sono settimane che voglio mettermi  a scrivere, che prendo nota delle sensazioni, che voglio raccontare quanto mi ha fatto bene parlare con Eleni all’interno di una grotta a Matera.

Eppure, niente. Troppo presa da quelle priorità che ti fanno pigiare l’acceleratore mentre guidi senza guardare il panorama.

Non ho mai sopportato le persone che recitano agli altri la to do list di quello che fanno. Non mi piace chi deve necessariamente far vedere quanto è dinamico e sempre sul pezzo. Preferisco chi fa come le anatre, all’apparenza placide ma con le zampe, sott’acqua, in preda all’iperattività.

Per questo eviterò di elencare quelle moltetroppeassai  cose che ho da fare.  Fun & Cool per tutti! (battutona che mi fa fare una Koala Face alla Sheldon di The Big Bang Theory).

Saranno le letture zen, l’estrema volontà di trovare un po’ di sano amore per la sottoscritta – roba che ieri, ad esempio, sono andata a farmi scarnificare gli alluci ( non è volersi bene questo?!)
Sto imparando a non guardare troppo fuori da me, ad apprezzare ogni singolo istante, perché l’attimo presente contiene gli effetti del passato e le cause del futuro, e io voglio che il mio futuro sia influenzato positivamente.

Vedere il mondo in un granello di sabbia e il paradiso in un fiore selvatico, tenere l’infinito in palmo di mano e l’eternitá in un’ora.

Ben detto Mr William Blake!

Ce ne accorgiamo sempre troppo tardi. Ce ne accorgiamo solo quando succede qualcosa che ci mette davanti alla fragilità dell’esistenza. L’universo  è parte di noi, dobbiamo solo cercare di entrarci in contatto, e per farlo dobbiamo aprire le spalle e il cuore.

L’eccessiva smania di guardare a quello che sarà  ci fa perdere di vista quello che è.

Ma come diavolo si fa a trovare un po’ di centratura? Io ci sto riuscendo (forse) indossando l’impermeabile del distacco.

Ci sono persone che fanno di tutto per metterti in cattiva luce, ci sono circostanze che ti portano ad urlare, a piangere di rabbia, a contrarre il respiro e contorcere le budella, vero?

Ecco, adesso ti svelerò un segreto: non sono le circostanze esterne a condizionare il tuo stato d’animo. Ci credi se ti dico che tutto dipende, solo e solamente, da te?

Quando sei sereno e felice, se ti arriva una bolletta da pagare alzi le spalle e dici “vabbe’, sticazzi (ops, ho detto una parolaccia – ok, mi autocensuro!), la pagherò”. Se ti girano per qualche motivo o se il mantello nero della depressione colorato di ansia grigio topo ti veste meglio di un abitino di Chanel, ecco che scatta il lamento con tanto di strappamento di capelli, imprecazioni che stuzzicano i demoni dell’inferno. È l’apocalisse.

E allora sai che c’è?  Inzia a vivere in sintonia con quello che hai intorno. Apriti, accogli, ascolta, ascoltati e prendi consapevolezza del fatto che non esiste il giorno senza la notte, che una grande sofferenza è l’anticamera di una grande gioia che è pronta per illuminare il tuo sorriso. Non ci credi, lo so.

Non ci credevo nemmeno io fino a qualche tempo fa.

Ma i dispiaceri, i lutti, le sofferenze, i dolori sono parte della vita. Di tutti. Ricorda: di tutti, nessuno escluso. Non vantare il privilegio di essere il solo sfigato sulla terra, non puoi avere l’arroganza di sapere che cosa hanno passato quelle persone che l’invidia ti fa vedere come più fortunate di te.

La fortuna più grande, la felicità più grande ce l’hai in palmo di mano, in un granello di sabbia.

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Grazie :)
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