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Feb 2017Non ho pazienza
scritto da jadosa / in SENZA FILTRO / Commenta
Non ho pazienza. Lo sanno anche i muri, specialmente i muri del mio ufficio.
Sarà che il mio codice fiscale riporta un F205 a testimonianza del fatto che sono una milanese imbruttita, sarà che sono cresciuta con una madre che mi ha educato a fare le cose in modalità Flash con bisogno impellente da espletare, saranno un sacco di altre menate genetiche, ma io-non-ho-pazienza.
Vorrei essere come quel gatto, in attesa vigile e controllata. Ma, purtroppo, la mia natura irrequieta non consente pause.
Ho consegnato il libro all’editore da quasi due mesi e, se tutto va bene, dovrò aspettare ancora un bel po’ prima di tenerlo tra le mani, roba che la mia testa percepisce come la gestazionone di un elefante asiatico (645 giorni).
Non ho pazienza nemmeno nel fare le sorprese. Quando compro un regalo per qualcuno sono talmente galvanizzata dalla cosa che, appena ho fatto, corro a comunicare al destinatario l’arrivo della sorpresa (che non è più una sorpresa), e se non sto attenta riferisco dettagliatamente anche di cosa si tratta. In questo caso, lo ammetto, il pacco (non regalo) sono io.
Non ho pazienza quando aspetto che il corriere mi consegni l’ultimo acquisto fatto online, non riesco ad aspettare e a contare fino a 1000 prima di vomitare in faccia al socio quello che non non mi piace. E, anche qualora riuscissi a contenermi verbalmente, il mio linguaggio non verbale mi tradirebbe.
Non riesco ad aspettare che certe cose migliorino, non sopporto l’attesa delle mail di riposta, quelle che ti lasciano con effetto cliffhanger, lì appeso a controllare se ti funziona la connessione a internet o a cliccare su invia e ricevi come se non ci fosse un domani.
Subito! Questo è il motto di guerra impresso sullo stemma della casata degli Impazienti.
Sono tante, troppe, le circostanze in cui questa mia smania di rincorrere lo scorrere del tempo mi fa sembrare Binaconiglio nel suo incalzante: «È tardi, è tardi!».
È per questo che ci sto lavorando. Ci sto dannatamente provando a respirare, a ripetermi che le cose arrivano quando devono arrivare. Ci sto provando a rallentare la staffetta dei pensieri ansiolitici che si passano il testimone in ogni circostanza che prevede un momento di stallo.
Ma quanto è difficile mettere in pausa la smania? Quanta pazienza ci vuole ad avere pazienza?