Pensieri, senza filtro.

Quando le dita improvvisano sulla tastiera

09

Apr 2012

Pasqua in famiglia

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Una Pasqua in famiglia. Era un sacco di tempo che non tornavo a casa dai miei. Il lavoro, gli impegni, la loro assenza per motivi personali…ma eccoci, adesso, tutti e cinque qui: mamma, papà, sorelle e gatto. Tutti insieme.

La cosa che mi ha sconcertato di più, una volta dalla scesa dalla macchina, è stato vedere un grosso cartello ‘appartamento in vendita’ fuori dal cancello di casa.

Già, i miei hanno deciso di vendere la casa della mia adolescenza per trasferirsi al mare, in Sardegna. È stato un bel colpo…chi lo avrebbe mai detto. Non che sia particolarmente legata a questa casa, in fondo ci ho vissuto solo 7 dei miei 33 anni! Ma sono stati gli anni  dell’università , quelli delle  mie nottate tra tazzoni di caffè e montagne di sigarette, quelli delle diete esagerate e delle litigate con una vicina bigotta e rompiballe.  Un po’ mi mancherà.

È sempre bello tornare a casa dai tuoi quando ormai vivi da solo da 8 anni…beh, bello per una settimana, dieci giorni, poi hai bisogno dei tuoi ritmi e dei spazi…Però, quando stai nel tuo vecchio letto, circondato dai ricordi e con la mamma che ti cucina le cose che golosamente brami, riempiendoti la valigia di vestiti e cose per la casa (perché tu non sai fare le lavatrici come lei – e quindi a suo dire hai solo capi rovinati- e non hai il suo stesso inopinabile gusto per l’arredamento) è tutta un’altra cosa.

Riscopri il sapore e il gusto di essere figlio. Per un istante dimentichi le tue mille responsabilità quotidiane, le bollette da pagare, le lavatrici che ti aspettano a casa, il tuo frigo che adesso piange miseria e le montagne di cose da stirare che ti attendono al tuo ritorno, tra una impegnativa giornata di lavoro e le discussioni con il socio.

Rivivi il gusto di stare a letto fino a tardi quando, viziata dal tuo papà, al risveglio ti attende una fumante tazzina di caffè portato a letto.

Passi ore e ore a chiacchierare e a condividere sogni e visioni di vita. Assapori il calore dell’amore e togli la maschera per vivere in libertà il tuo modo di essere, nel bene e nel male.

È bello sentirsi così, abbracciati da un morbido senso di semplicità, naturale, spontaneo, tuo.

Domani le valigie mi attendono e anche il ritorno alla MIA vita…beh, non si può essere piccini per sempre, bisogna continuare a diventare grandi!

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