Pensieri, senza filtro.

Quando le dita improvvisano sulla tastiera

27

Giu 2013

Esplodere, implodere, eruttare

scritto da / in SENZA FILTRO / Commenta

Come direbbe qualcuno “muoro” di sonno, ma l’impulso a digitare è più forte del richiamo ipnotico dello zio Morfeo che mi solletica le palpebre e mi sventola un cuscino ‘morbidoso’ davanti alle stanche membra.

Oggi ho avuto riprova, per l’ennesima volta, che il provincialismo ottuso è sinonimo di una cafonaggine che ostenta un luccichio smaltato di bassissima fattura.

Mi spiego.

Ho assistito alla scenata saccente di un grandissimo ignorante che si arrogava il diritto di insultare, senza ritegno, una persona che nulla aveva fatto se non evitare di calarsi repentinamente le braghe allo scoccare delle sue dita unte di viscida contemplazione di sè, di congiuntivi arruginiti e di spocchiosa rivendicazione del conto corrente.
In pratica, il  classico ‘signore’ leinonsachisonoio  in questione pretendeva di avere  e sapere cose (che evidentemente e chiaramente NON sapeva e non poteva immediatamente avere) e si aizzava furente contro uno sbigottito fornitore che cercava di contenere la pazienza dentro serratisimi pugni e tecniche di pranayama .

Non tollero l’arroganza gratuita, la maleducazione palesata e messa in piazza per gonfiare la coda di un  pavone pavido con la palette dei colori – della coda , intendo- smunta e sbiadita dalla eccessiva esposizione ai raggi UV, sì quelli delle prolungate sedute dall’estetista tra docce solari posticce e sopracciglia rifinite con il goniometro.

Mi stanno largamente sulle scatole quelli che si sentono chissà chi solo perchè sono nella posizione di quello che paga. Chiunque paga. Tutti paghiamo, prima o poi. Non per questo abbiamo il diritto di maltrattare e alzare i toni per dimostrare a voce quanto siamo, fondamentalmente, piccoli e insicuri. Già perché chi si gonfia tanto, specie in presenza di terze persone, solitamente lo fa per darsi un tono, per manifestare ad altri la propria incredibile personalità, il proprio carisma (del …..!) e, in soldoni, la propria insulsa mediocrità.

Ci vorrebbero delle tinozze pubbliche per incentivare a un bel bagno di umiltà. Ci vorrebbe un corso accelerato di rispetto, di buona e sana educazione civica. Ci vorrebbe un tutorial per imparare a chiedere ‘per favore’ e a rispondere ‘grazie’.

E, soprattutto, sarebbe il caso che le persone imparassero a capire che nella vita nulla è dovuto e che la calma è la virtù dei forti, ma non perché moralmente superiori ma perché  a furia di implodere prima o poi ti ‘eruttano’ in faccia tutte le cattiverie mal digerite. BOOM!!!!

 

Voglio condividere questo post su...

Grazie :)
Post simili
Commenta

E tu, che cosa ne pensi?