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26

Lug 2015

Wall Street: perché si chiama così?

scritto da / in Buono a sapersi, STORICAmente / 1 commento

Forse non tutti sanno che il nome della strada più celebre del quartiere finanziario di Manhattan, Wall Street, sede dello Stock Exchange  e fulcro dell’economia mondiale, deve il suo nome a… un muro!

Quindi se si chiama via Muro –Wall Street per dirla all’inglese – un motivo, anzi un muro, c’è o per lo meno c’era. Se vuoi saperne di più, continua a leggere e preparati  perché la storia ha una inaspettata (e poco romantica) sfumatura di rosa.

Senti qui.

La costruzione del muro di Wall Street

Gli olandesi, colonizzatori e fondatori di Nuova Amsterdam – che, con la vittoria degli inglesi sotto Carlo II, nel 1664 diventerà New York, in onore del fratello del re Giacomo, duca dell’omonima città inglese – avevano pensato di erigere una lunga palizzata per difendere e delimitare la colonia dagli assalti dei nativi americani, degli inglesi e dei coloni del New England.

La costruzione del muro iniziò nel 1653 grazie alla manodopera degli schiavi: un muro di 12 piedi, 4 metri di altezza, fatto di legname e terra che divideva e marcava il confine dall’Hudson River fino all’East River a nord di Nuova Amsterdam. La via lungo la quale si erigeva la palizzata venne ribattezzata Waal Straat, l’equivalente olandese dell’odierna Wall Street.

Si racconta che gli olandesi ebbero qualche piccolo intoppo durante la realizzazione del forte: intorno a quell’area, infatti, gli abitanti della futura Big Apple erano soliti far pascolare il bestiame, in particolare i maiali.

In una lettera del 1653 Peter Stuyvesant, governatore della città, richiedeva provvedimenti contro i maiali presenti nei paraggi di Fort Amsterdam: “Sono molti i danni procurati alle palizzate del forte da parte dei maiali, soprattutto ora che è primavera e l’erba ricomincia a crescere”.
Nella stessa missiva si legge: “Tenete in considerazione il grande operato e la grande fatica per costruire il muro, lavoro che non dovrà essere vanificato dalle distruzioni cagionate dai maiali”.

Per questo venne intimato ai cittadini di assicurarsi che i propri maiali stessero alla larga, almeno fino al termine della costruzione del forte che prevedeva, tra le altre cose, due porte: una in Pearl Street e una su Broadway.

Il muro sarà distrutto dagli inglesi nel 1699, i maiali vagheranno liberi per  la città fino al XIX secolo, e la strada si continuerà a chiamare  Wall Street.

Ma quando Wall Street getta le basi per diventare quella del film di Oliver Stone?

Alla fine del XVIII secolo,  i commercianti e i mercanti erano soliti incontrarsi sotto un platano lungo Wall Street per chiudere informalmente i propri affari.
Fu proprio quel platano a sancire la nascita del NYSE, il New York Stock Exchange, la borsa di New York.Stock-Exchange-Buttonwood-Agreement

Il numero 68 di Wall Street, infatti, divenne ufficialmente fulcro della finanza il 17 maggio 1792 quando 24 mercanti siglarono il Buttonwood Agreement (il buttonwood tree è il platano):

We the Subscribers, Brokers for the Purchase and Sale of the Public Stock, do hereby solemnly promise and pledge ourselves to each other, that we will not buy or sell from this day for any person whatsoever, any kind of Public Stock, at least than one quarter of one percent Commission on the Specie value and that we will give preference to each other in our Negotiations. In Testimony whereof we have set our hands this 17th day of May at New York, 1792.

[Noi sottoscrittori, broker per l’acquisto e la vendita di azioni, qui promettiamo solennemente e ci impegniamo vicendevolmente a  non comprare, né vendere da oggi in poi a nessun altro qualsiasi tipo di titolo a meno dello 0,25% di commissione del valore,  e a dare preferenza alle negoziazioni tra di noi. In testimonianza qui apponiamo le nostre firme, 17 maggio 1792 New York]

 

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1 commento
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E tu, che cosa ne pensi?